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Voglia di primavera

23 Aprile 2024

E’ ormai quasi un anno che tra aperture e chiusure siamo confinati nei nostri spazi. La bella stagione si avvicina, la primavera si annuncia con le primule e le viole e i giacinti sulle bancarelle dei mercati e all’esterno dei negozi di fiori. Forse ci sentiamo già “la voglia di giardino” ed il desiderio di colorare le nostre giornate con le mille pennellate di verde e di tutti i colori che i fiori sapranno darci nei prossimi mesi. E il ricordo retrocede ad un’apoteosi di colori ritrovati in una primavera olandese. L’Olanda è un paese piccolo, dove le distanze tra le varie località sono brevi.

Penso che la stagione migliore per una viaggio in Olanda sia proprio la primavera. L’Olanda è il paese dell’acqua e dei fiori, della terra strappata al mare, dove il reticolo dei canali interrompe il verde dei campi. Certamente ci sono città interessantissime: Amsterdam, elegante, gaia e culturale; l’Aia sede del governo; Rotterdam, uno dei porti più grandi del mondo, città modernissima; Utrecht, città antica coi canali posti su due livelli; Delft, un gioiellino famoso per le sue ceramiche blu; la piccola Leida, Haarlem verso le dighe del Mare del Nord. Ma non sono le città che adesso ho davanti agli occhi, ma le distese infinite di tulipani in grandi campi quadrati tutti gialli o tutti rossi o tutti rosa… Chiudendo gli occhi rivedo il quadro allegro ed esplosivo che dipinge la terra sotto un cielo che non sempre è azzurro. Se poi ripenso a tanti piccoli villaggi incontrati percorrendo a volte strade che in realtà sono stradine, sento la dolcezza delle piccole case, con il minuscolo giardino fiorito con cespugli di fiori primaverili diversi l’uno dall’altro, che creano una tavolozza sul verde del prato dove c’è un gioco per bambini, ed un canaletto d’acqua confinante. Comprendo come Van Gogh abbia potuto esprimere nei suoi quadri la semplicità delle cose rappresentate, ma pregne della forza del colore. Mi basterebbe oggi anche solo una visita al Keukenhof, il parco vicino ad Amsterdam, aperto solitamente solo i due mesi primaverili. Il tripudio dei fiori, sapientemente accostati nei colori e nelle varietà, il giardino giapponese, i laghetti, le bordure, i ponticelli, le infinite varietà di orchidee, basterebbero a saziarmi di serenità. Certamente acquisterei una montagna di bulbi che mi farei spedire per trapiantare il prossimo anno. Certo in Olanda non mancano i mulini a vento, gli zoccoli di legno, le cuffiette con i risvolti, i panini col pesce affumicato, un’infinità di birre artigianali, ma in questo tempo ho solo bisogno di riempirmi gli occhi della bellezza della primavera.

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